Alla vigilia di un esame importante, per non dire fondamentale.
Con le gambe che cominciano a farmi "giacomo,giacomo", ho veramente voglia di parlare di tutto tranne che di biologia.Quindi niente Gene Y.
Di parlare della Pandakar, aspetterò la fine martedì del raid, per trarre qualche simpatica conclusione.
Per quanto riguarda il bollo, è tardi, il mio cervello non riesce a fare calcoli più difficili di 1+1.
Non resta che parlare delle "Distanze di Sicurezza"
Allora, dov'è il problema ?
Il problema sono quei simpatici Yoghi che al volante dei loro "bolidi" ti si incollano dietro nemmeno fossero una figurina di Pizzaballa sull'album Panini.
Poi magari sono gli stessi che leggendo sul giornale una notizia di un incidente mortale sulla strada schioccano la lingua e scuotono la testa "Tsk, ma come può succedere ?"
Può succedere...eccome...
A me la voglia di non rispettare le distanze di sicurezza l'hanno fatta passare da ragazzo.
In una regione, la Lombardia, dove l'incidente automobilistico è la prima causa di morte tra i giovani tra i 18 e i 25 anni.
La mia scuola decise di avviare una campagna di sensibilizzazione diretta a noi che ci avvicinavamo a quella fantastica tesserina rosa chiamata Patente.
Vennero dei funzionari delle autostrade, gente che ogni giorno si trovava ad aver a che fare con incidenti di ogni tipo, molto spesso fatali.
Ci parlarono della prevenzione, di cosa evitare e al primo posto delle cose da fare c'era lei !
La distanza di sicurezza.
Proprio quella che sembra così difficile rispettare.
Quella che magari non rispettarla non uccide la prima volta...
Ma che se ti coglie impreparato ti porta via a te e magari anche a qualcun altro, che non c'entrava assolutamente niente, che magari ha avuto solo la colpa di frenare ad una svolta o all'arrivo ad un autogrill.
Insomma, per concludere questo post amaro, di cui però sentivo il bisogno.
Quando si sale in macchina, ricordiamoci e ricordiamo di tenere la debita distanza da chi ci precede.
Perchè morire in auto è stupido. E farlo da innocenti lo è ancora di più.
Con le gambe che cominciano a farmi "giacomo,giacomo", ho veramente voglia di parlare di tutto tranne che di biologia.Quindi niente Gene Y.
Di parlare della Pandakar, aspetterò la fine martedì del raid, per trarre qualche simpatica conclusione.
Per quanto riguarda il bollo, è tardi, il mio cervello non riesce a fare calcoli più difficili di 1+1.
Non resta che parlare delle "Distanze di Sicurezza"
Allora, dov'è il problema ?
Il problema sono quei simpatici Yoghi che al volante dei loro "bolidi" ti si incollano dietro nemmeno fossero una figurina di Pizzaballa sull'album Panini.
Poi magari sono gli stessi che leggendo sul giornale una notizia di un incidente mortale sulla strada schioccano la lingua e scuotono la testa "Tsk, ma come può succedere ?"
Può succedere...eccome...
A me la voglia di non rispettare le distanze di sicurezza l'hanno fatta passare da ragazzo.
In una regione, la Lombardia, dove l'incidente automobilistico è la prima causa di morte tra i giovani tra i 18 e i 25 anni.
La mia scuola decise di avviare una campagna di sensibilizzazione diretta a noi che ci avvicinavamo a quella fantastica tesserina rosa chiamata Patente.
Vennero dei funzionari delle autostrade, gente che ogni giorno si trovava ad aver a che fare con incidenti di ogni tipo, molto spesso fatali.
Ci parlarono della prevenzione, di cosa evitare e al primo posto delle cose da fare c'era lei !
La distanza di sicurezza.
Proprio quella che sembra così difficile rispettare.
Quella che magari non rispettarla non uccide la prima volta...
Ma che se ti coglie impreparato ti porta via a te e magari anche a qualcun altro, che non c'entrava assolutamente niente, che magari ha avuto solo la colpa di frenare ad una svolta o all'arrivo ad un autogrill.
Insomma, per concludere questo post amaro, di cui però sentivo il bisogno.
Quando si sale in macchina, ricordiamoci e ricordiamo di tenere la debita distanza da chi ci precede.
Perchè morire in auto è stupido. E farlo da innocenti lo è ancora di più.