30 settembre 2007

SS 206 Pisa-Bolgheri

Mattinata lofia, con tanto di cielo plumbeo e corredo di pioggerellina e freddo invernale, insomma una gran bella giornata da schifo.
Esami finiti, nonostante il tempo poca voglia di rimanere in casa, partire alla ricerca del sole e di se stessi.
Nasce così, quasi dal nulla, questo pomeriggio in vagabondaggio solitario, accompagnato solo da i miei pensieri.
La decisione è presa, in fretta, febbrilmente scegliere una località vicina senza il grigio pressante delle nubi.
Bolgheri.
Città natale e di permanenza fanciullesca del Carducci.
La strada per arrivarci ? La statale 206. Il mezzo, beh...una sicurezza, la scatola blu va benissimo.
Un ultimo messaggio, tanto per essere sicuri di non lasciare indietro qualcuno, benzina, quanto basta per andare e tornare, musica tenue (La Donà con contorno di Baustelle e Verdena) e via..partire e...Si, viaggiare.
La piacevole scarrozzata alla volta di quel silenzio che un pò mi mancava, lasciando indietro tutti e tuffandosi nei propri pensieri e nel proprio mondo, che mai come adesso è parso in divenire.
A Bolgheri non ci sono arrivato dalla via principale (quella con i tantissimi cipressi cantata anche dallo stesso Carducci), ho preso la SS 16 b che con 12, 13 curve mi ha divertito da La California all'arrivo.
Parcheggiata la vettura mi addentro nel borgo, piccolo, leggermente snaturato dal turismo (quasi tutto straniero, in un giovedì pomeriggio sonnacchioso), la passeggiata completamente casuale mi fa ritrovare fuori dall'agglomerato delle case, su una strada campagnola e qui inizio la lettura di "Davanti a San Guido", vengo disturbato da un cane, metto via il foglio di carta e mi avvio a completare il giro (che ho scoperto essere tale solo dopo...). Immerso nei pensieri e mangiando una delle ultime pesche della stagione mi ritrovo nuovamente in paese dove mi prendo una pausa per terminare la poesia.
Il silenzio regna sovrano, unico suono quello degli alberi che mossi dal vento mi sovrastano nella piazza centrale (di fronte a casa del Carducci) dove mi sono seduto.
Il sole scende, si fanno le sei e mezza e decido di tornare verso casa.
Accendo nuovamente la Panda e prendo stavolta la strada dei cipressi...diretto spero verso un nuovo equilibrio e maggiore autocoscienza (speriamo, speriamo).

2 commenti:

Anonimo ha detto...

deve essere stato proprio bello...se poi addirittura funziona dimmelo :D

Holly -NES- ha detto...

bello si, queste cose vanno fatte ogni tanto.
Non dico che fa miracoli...ma aiuta :D